1915: L' ITALIA ENTRA
IN GUERRA
L'Italia si dichiara neutrale fra trattative segrete e
contrasti interni.
Il governo italiano
era stato colto di sorpresa dagli avvenimenti: l'Austria, infatti, non solo
aveva presentato l'ultimatum alla Serbia senza informare il nostro Paese,ma
aveva dato inizio a una guerra offensiva, in aperto contrasto con quanto
prevedeva il trattato della Triplice Alleanza che aveva un carattere
difensivo. A buon
diritto, dunque, l' Italia il 2 agosto 1914 aveva dichiarato ufficialmente di
volere restare neutrale. L'opinione
però era aspramente divisa fra interventisti e neutralisti.
I primi erano formati da gruppi di nazionalisti di estrema destra, i
redentisti trentini e gruppi minoritari di socialisti; i secondi da cattolici,
socialisti e liberali. Nello stesso tempo, le potenze dell' Intesa avevano intavolato
trattative per attirare il nostro Paese dalla loro parte, mentre il governo
italiano cercava un accordo anche con Vienna, chiedendo dei compensi
territoriali in cambio della sua neutralità. Il problema della posizione
italiana rimaneva irrisolto.
All'interno dell'Italia si erano formati due schieramenti: i neutralisti
e gli interventisti. Al gruppo dei Neutralisti primi appartenevano:
·
i
socialisti
·
i
cattolici
·
i
giolittiani
Allo
schieramento degli interventisti appartenevano:
·
gli
interventisti democratici e i socialisti riformisti
·
i
nazionalisti
·
i
liberali
La rottura da parte dell'Italia della Triplice Alleanza sancita nel 1915 con il Patto di Londra tra Italia, Inghilterra, Francia, Russia fu invevitabile. In caso di vittoria l'Italia avrebbe ottenuto il Trentino e Trieste, l'Istria, la Dalmazia, il porto di Valona e altri territori da stabilire. Molte furono le manifestazioni a favore ed alla fine il re e Salandra riuscirono nell'impresa attraverso uno stratagemma. Salandra finse di dare le dimissioni e al suo posto fu convocato Giolitti, che saputo parzialmente del patto di Londra, si rese conto che le sue tesi non erano più sufficiente e rifiutò l'incarico. Allora il re non accettò le dimissioni di Salandra e il governo ebbe poteri speciali. Il 24 maggio 1915 l'Italia dichiarò guerra all'Austria entrando così nella Prima Guerra Mondiale. Le prime battaglie in cui fu coinvolto l'esercito italiano ebbero esito disastroso: nei territori del Carso i soldati italiani subirono quattro cruente disfatte (Battaglie dell'Isonzo). Nel frattempo la Bulgaria si schierava dalla parte degli imperi centrali, aggravando la posizione russa nei Balcani ma soprattutto quella serba. L'unico presidio dell'intesa nei Balcani fu Salonicco, città greca ufficialmente neutrale ma in realtà alleata dell'Intesa. Nel 1917 accaddero due fatti decisivi per l'evoluzione della guerra: la Rivoluzione d' Ottobre, che determinò il ritiro dal conflitto della Russia, e l' ingresso in guerra degli Stati Uniti. Nel 1918 le forze dell' Intesa ebbero la meglio su quelle austro-tedesche. Alla fine di Settembre la Turchia e la Bulgaria chiesero la pace. Anche l'Austria fu costretta a firmare l' armistizio e poco dopo anche la Germania.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.