sabato 2 marzo 2013

BATTAGLIA DEL PIAVE

L'uscita dalla guerra della Russia fu un duro colpo per tutte le forze dell' INTESA, ma in particolare ,lo fu per l' esercito italiano in quanto Austria e Germania, non dovevano più combattere sul fronte orientale, concentrarono gran parte delle loro forze sul fronte francese e su quello italiano.
Tra il 24 e 30 ottobre 1917 gli austriaci sconfissero le truppe italiane a Caporetto, sul fiume Isonzo, rioccupando il Friuli e una parte del Veneto.Dopo questa disfatta il capo di tato maggiore dell' esercito italiano CADORNA      venne sostituito dal generale DIAZ.
 MA PERCHE' FU FATTA QUESTA SOSTITUZIONE ?
Luigi Cadorna è ritenuto il maggiore responsabile della disastrosa strategia militare che ha portato l'Italia alla DISFATTA DI CAPORETTO. Cadorna era un uomo rude, dispotico che disprezzò la vita dei soldati, allontanò molti ufficiali, si compiacque delle fucilazioni dei giovani dell' esercito che si macchiavano di viltà.

Tutto ciò minò alla radice il morale delle truppe che sfiduciate furono sopraffatte dall' attacco austriaco. Tra gli italiani 11000 furono i morti, 19000 i feriti, 30000 i prigionieri. Diaz sostituì Cadorna e in breve riorganizzò l'esercito, chiamò al fronte anche "i ragazzi del 1899", 270000 giovani appena 18enni riuscendo a fermare gli austriaci sul Piave. Gli scontri si fermarono in inverno per riprendere nel giugno 1918.
Il 23 giugno la battaglia che si sviluppò sul fronte del Piave si chiuse con un' altra vittoria italiana, ma le perdite furono enormi per entrambe le parti. Diaz organizzò un' altra offensiva italiana, sempre sul fronte del Piave che ebbe inizio il 24 ottobre 1918. Questa battaglia viene ricordata come la battaglia di Vittorio Veneto e si svolse sotto una fitta pioggia con il Piave in piena.Furono schierate più armate, guidate anche da generali francesi e inglesi, nostri alleati, lungo il tratto del fiume Piave, tra la zona del Monte Grappa e San Donato del Piave.
Si fecero dei ponti di barche per passare sulla riva opposta del fiume ma l'operazione fu difficilissima per la piena e per il fuoco dell'artiglieria austriaca.
Il 29 ottobre tutte le armate italiane riuscirono a passare il fiume e iniziò la GRANDE OFFENSIVA.Gli austriaci si ritirarono e nel giro di pochi giorni furono liberate VITTORIO VENETO, BELLUNO,UDINE, TRENTO e TRIESTE. Fu una grande vittoria che segnò anche la fine della guerra. L'Austria firmò l'armistizio il 3 novembre e il 4 novembre Diaz emanò IL BOLLETTINO della VITTORIA.Questo avvenimento si festeggia ancora oggi il 4 novembre.L'11 novembre anche la Germania chiese la pace. MA COME FU COMBATTUTA QUESTA GUERRA?
 Oltre ad essere combattuta in terra da molti corpi di fanteria: alpini, bersaglieri, arditi e carabinieri, fu combattuta in cielo. Un celebre asso dei cieli fu l'italiano FRANCESCO BARACCA che a bordo del suo spad, un caccia monoposto biiplano conseguì 34 vittorie aeree, partecipò anche all' offensiva del Piave ma fu abbattuto il 19 giugno 1918. Il portafortuna di Baracca," un cavallino rampante" verrà preso da Enzo Ferrari come simbolo della famosa casa automobilistica.





                              DAL  TRIO  CALL  OF  DUTY





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