giovedì 11 aprile 2013

IL DISCORSO DEL BIVACCO

Ne abbiamo parlato oggi di come avvenne la presa di potere da parte di Mussolini...


Vi riporto qui un estratto dal "DISCORSO DEL BIVACCO" pronunciato da Mussolini il 16 novembre 1922 alla camera come suo primo giorno a Capo del Governo.

Noi l'abbiamo letto e commentato in classe in forma ulteriormente ridotta.
Per introdurlo vi chiedo di guardare due video da un quarto d'ora ciascuno.
eccovi i link:
- https://www.youtube.com/watch?v=g54_bfv8TwM
- https://www.youtube.com/watch?v=vw78HTXTAt8

eccovi quindi l'estratto promesso:

"Signori, quello che io compio oggi, in questa Aula, è un atto di formale deferenza verso di voi e per il quale non vi chiedo nessun attestato di speciale riconoscenza. 
[...]
Io affermo che la rivoluzione ha i suoi diritti. Aggiungo, perché ognuno lo sappia, che io sono qui per difendere e potenziare al massimo grado la rivoluzione delle «camicie nere», inserendola intimamente come forza di sviluppo, di progresso e di equilibrio nella storia della Nazione.  
Mi sono rifiutato di stravincere, e potevo stravincere. Mi sono imposto dei limiti. Mi sono detto che la migliore saggezza è quella che non ci abbandona dopo la vittoria.
Con 300 mila giovani armati di tutto punto, decisi a tutto e quasi misticamente pronti ad un mio ordine, io potevo castigare tutti coloro che hanno diffamato e tentato di infangare il Fascismo.
Potevo fare di questa Aula sorda e grigia un bivacco di manipoli: potevo sprangare il Parlamento e costituire un Governo esclusivamente di fascisti. Potevo: ma non ho, almeno in questo primo tempo, voluto."


Giunto al governo Mussolini non esita ad assorbire tutte le squadre fasciste creando un nuovo organo di Polizia di stato e di partito: la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale. E integra nello stato anche il Gran Consiglio del Fascismo, un altro organo di partito.

Nel 1926 con il varo delle "leggi fascistissime", il cui effetto è retroattivo, si sopprimono tutti i giornali non ligi al regime e anche i partiti di opposizione.
I pubblici dipendenti dovranno prendere la tessera del partito. E' abolito il diritto di sciopero. Si istituisce il confino di polizia: non solo per gli antifascisti ma anche per gli omosessuali, accusati letteralmente di "attentato alla dignità della razza". Gravi le sanzioni contro l'espatrio clandestino.
Il Tribunale Speciale emette gravi pene, compresa quella di morte, per le attività contro il fascismo, considerate ormai "delitto contro lo Stato".
L'Ispettorato Speciale di Polizia divenuto poi OVRA, come una piovra, raggiunge con i suoi tentacoli capillarmente tutti i cittadini, tanto che in ogni condominio c'è un informatore, spesso il capo palazzo.

Non mancano i crimini veri e propri. Viene ucciso a colpi di bastone don Luigi Minzoni, il parroco di Argenta. Ed ancora a colpi di bastone anche il deputato liberale Giovanni Amendola e l'intellettuale Piero Gobetti con l'unica differenza è che questi ultimi moriranno alcuni mesi dopo l'aggressione.

Contro i delitti fascisti perpetratisi a danno delle opposizioni durante la campagna elettorale per le elezioni tenutesi nell'aprile del 1924 e che vede la vittoria del listone di cui fa parte il partito fascista, il 30 maggio 1924, alla seduta inaugurale della Camera si alza la voce di Giacomo Matteotti per chiedere l'abolizione del responso delle urne. Pochi giorni dopo, il 10 giugno Matteotti viene rapito e ucciso dai sequestratori fascisti sui sedili posteriori di una macchina su cui è stato caricato con la forza. Il cadavere di Matteotti verrà rinvenuto nei dintorni di Roma il 16 agosto.

Ancora morti. Antonio Gramsci, arrestato, morirà per gli stenti e la durezza della pena subito dopo essere stato dimesso dal carcere. Nel 1937 saranno uccisi, a Bagnoles de l'Orne in Francia, i fratelli Carlo e Nello Rosselli.

La domanda è sempre quella legata ai documenti visti nel post precedente.
--> Spiega in quale clima sociale e politico avvenne  e quali furono gli eventi storici che portarono alla salita al potere ed alla dittatura del fascismo.

SCHEMA DELLA RISPOSTA.
- Com'è l'Italia all'indomani della Grande Guerra (problemi politici, economici, sociali e biennio rosso)
- Quali nuovi partiti e movimenti si formano (PPI - PCI - fasci di combattimento)
- Cosa sono i fasci di combattimento e come operano
- qual è la posizione dello Stato verso gli squadristi
- cosa comporta la debolezza dello Stato e chi sostiene Mussolini
- la marcia su Roma
- il discorso del bivacco
- le azioni contro i dissidenti - l'assassinio di Matteotti -
- i provvedimenti del 1925  e le leggi fascistissime del 1926
 

3 commenti:

  1. scusi prof, ma i video vanno visti tutti vero?

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  2. non è obbligatorio guardarli, durano comunque 14 minuti ciascuno e possono aiutarvi a chiarire o approfondire quello che si è detto.. Scegliete voi!

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